Arte
Il legno è il materiale principe che ha dato forma all’espressione umana ed al suo genio. Supporto privilegiato fino al XV sec. per la pittura, materiale insostituibile per scultori, ebanisti, ed architetti il legno è stato anche il supporto che per secoli ha garantito la diffusione del sapere e della conoscenza nel mondo grazie alle tecniche xilografiche che per secoli hanno reso possibile la stampa di capolavori inestimabili. Da qui nasce l’impegno della Fondazione nel mondo dell’arte a supporto e promotore di iniziative ad ampio spettro che hanno reso possibile collaborazioni di alto profilo con partner quali Casa Buonarroti, Civita, Collezione Peggy Guggenheim e molti altri.
Il legno ha fin dalle origini, un dialogo privilegiato con la storia dell’arte, fornendo il supporto sul quale la pittura a olio dei più grandi maestri ha saputo esprimersi. In ebanisteria il legame è stato ugualmente continuo e indissolubile. La ricerca sulla pigmentazione di colore è stata oggetto di attenti studi nelle botteghe dei maestri ebanisti o liutai. Così come la mordenzatura ottenuta tramite imprimiture o bagni alcalini capaci di interagire con i tannini e altri estrattivi naturali del legno.
I trattamenti termici hanno origine antichissima e tutta italiana, che risale addirittura al Quattrocento e in particolare al procedimento empirico messo a punto dal geniale ebanista, scultore e architetto Fra Giovanni da Verona, per la realizzazione delle sue celebri tarsie lignee. L’obiettivo è ottenere il risultato estetico desiderato, e al contempo migliorarne alcune altre caratteristiche di durabilità nel tempo. Elemento da non sottovalutare in opere destinate a durare nel tempo e a essere tramandata di generazione in generazione.
Il Bambin
Gesù
delle mani.
Un capolavoro rinascimentale, una storia affascinante, un mistero svelato. Un papa tra i più discussi della storia, Alessandro VI Borgia. Una donna bellissima, Giulia Farnese. Un grande pittore del Rinascimento, il Pinturicchio. Tre grandi personaggi uniti da un leggendario dipinto. Un’opera da tutti favoleggiata, ma nella cui esistenza nessuno ha mai creduto. Fino a quando l’apparire di un affresco con un magnifico Bambino e un enigmatico intreccio di cinque mani, scioglie un segreto gelosamente custodito per 500 lunghi anni.
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